Ciclismo e Coronavirus: invito della FCI a restare a casa
Tornerà il tempo degli allenamenti in bicicletta, tornerà il tempo delle passeggiate alla scoperta della nostra bella Italia, tornerà il tempo delle uscite in comitiva e della spensieratezza.
Non si sono dubbi, supereremo questa emergenza legata al coronavirsu, ma adesso è necessario essere uniti nei piccoli gesti che potrebbero avere degli importanti risvolti per noi e per i nostri cari. Oggi è necessario fermarsi. Oggi è necessario che tutti gli amatori non si allenino in strada e rimangano a casa con le loro “specialissime” ad organizzare, pensare, studiare le prossime uscite in bici.
DALLA FCI INVITO A STARE A CASA
In risposta a numerose richieste su come comportarsi riguardo gli allenamenti, la Federazione Ciclistica Italiana fa proprio l’invito rivolto dalle Istituzioni di ridurre gli spostamenti a quelli strettamente necessari e pertanto invita tutti i propri tesserati a stare a casa ed evitare, in questo periodo, gli allenamenti all’aperto.
Restare a casa è l’unica soluzione per contenere il contagio; si suggerisce con forza di adottare questa linea di comportamento. L’attività di allenamento, sino al 3 aprile, è permessa a chi ha lo status di professionista, perché fa parte del proprio lavoro, e agli atleti di interesse olimpico. In tutti gli altri casi la Federazione invita a sospendere in questo periodo di allenamenti all’aperto. Chi può si alleni a casa con i rulli, in attesa di nuove disposizione e in attesa che la situazione si normalizzi. Al riguardo la Federazione sta studiando soluzioni per le Società e tesserati che permettano l’allenamento a casa con tutor online.
“E’ il momento della responsabilità – ha ricordato il presidente Di Rocco – in questa importante fase del nostro Paese devono prevalere il buonsenso e il rispetto degli altri; elementi fondamentali nel consesso civile e soprattutto nello sport. Pertanto il nostro invito e quello di restare a casa”.