Giro d’Italia 2019. Calendario ed altimetrie

Edizione numero 102 della “corsa rosa”. Sono complessivamente 21 le tappe che devono coprire i “girini”, con 2 giorni di riposo e 3 tappe a cronometro; con un percorso complessivo che misura 3.518,5 km.

Si comincia con una cronometro da Bologna al santuario di San Luca che sovrasta il capoluogo emiliano. Seguono le classiche tappe di riscaldamento di medio-bassa difficoltà, che dovrebbero far gola ai velocisti. Le prime salite veramente selettive si incontrano intorno alla 12a tappa quando la carovana rosa arriva in Piemonte. Dopo la seconda sosta iniziano i tapponi dolomitici: occhio alla 17a tappa con Gavia e Mortirolo, l’arrivo ad Anterselva, una frazione da paura con 5000 metri di dislivello e infine la spettacolare chiusura con la cronometro di Verona del 2 Giugno. Complessivamente sono 6 le tappe a bassa difficoltà, 7 quelle di media, 5 di alta difficoltà e 3 a cronometro.

1a tappa: 11-5-2019
Bologna – San Luca (Cronometro, 8.2 km)

Cronometro cittadina suddivisa nettamente in due parti: la prima di circa 6 km pianeggiante su strade ampie con poche curve. la seconda parte molto ripida di 2 km che porta al Santuario di San Luca. Finale molto impegnativo. A 2100 m dall’arrivo la strada curva a U verso destra (curva molto stretta) e inizia salita di San Luca. La salita alterna rampe severe (fino al 16%) a brevi tratti attorno al 8-9%. La carreggiata è ristretta e costeggia (oltrepassandolo in ampie arcate) un chiostro in salita fino al Santuario. Dopo il primo passaggio sotto il chiostro in corrispondenza a una doppia curva (“le Orfanelle”) si registra la pendenza massima. Breve retta di arrivo (90 m) larga 5 m su fondo in asfalto.

2a tappa: 12-5-2019
Bologna – Fucecchio (200 km)

Tappa mossa. Inizio a salire fino allo scollinamento appenninico seguito da lunga discesa fino a Prato. La tappa prosegue con una serie di salite e discese di diversa difficoltà tra le quali va segnalato il GPM di Montalbano (il Castra). Chilometri finali con molti curve e saliscendi.

3a tappa: 13-5-2019
Vinci – Orbetello (219 km)

Tappa leggermente ondulata con finale sostanzialmente pianeggiante. La strada attraversa le colline senesi prima di arrivare alla piana grossetana. Da Grosseto all’arrivo solo la breve e lieve asperità del GPM di Poggio l’Apparita prima del finale completamente piatto che porta alla linea di arrivo.

4a tappa: 14-5-2019
Orbetello – Frascati (228 km)

Tappa molto lunga sostanzialmente priva di vere asperità altimetriche, ma caratterizzata da una parte finale abbastanza mossa con ultimi chilometri a salire. Primi chilometri lungo le strade maremmane salendo a Manciano per poi attraversare lungo dolci ondulazioni gli abitati di Tuscania e Vetralla e contornare l’agglomerato metropolitano di Roma. A Mentana è posto uno sprint intermedio che prelude al finale (sempre attorno Roma) piuttosto articolato e mosso sia altimetricamente che planimetricamente.

Ultimi km

Ultimi 4 km sempre a salire praticamente cittadini con pendenze attorno al 5% medio con picchi fino al 9% circa a 3 km dall’arrivo. Ultimo km interamente in salita con pendenza fino al 4%.

5a tappa: 15-5-2019
Frascati – Terracina (140 km)

Tappa prevalentemente pianeggiante che parte in discesa e termina lungo la costa tirrenica. Da segnalare una breve salita a 50 km dall’arrivo. La parte centrale presenta tratti a carreggiata ristretta e talvolta con manto strade molto usurato. Finale in circuito di 9200m. Circuito cittadino sostanzialmente su strade ampie e quasi sempre rettilinee. Da segnalare 3 curve consecutive tra i -8 e -7 km dall’arrivo. Finale perfettamente rettilineo lungo 1500 m su asfalto (larghezza 7.5 m).

6a tappa: 16-5-2019
Cassino – San Giovanni Rotondo (233 km)

Tappa molto lunga che per i primi 190 km si svolge lungo strade a scorrimento veloce ampie e rettilinee con alcune gallerie, ma senza particolari asperità. Finale molto diverso su strade più strette e a volte usurate, dove a 30 km dall’arrivo si affronta la salita di Coppa Casarinelle che sale a tornanti con pendenze del 6-5% sul Gargano e porta a 15 km dall’arrivo. Finale ondulato e planimetricamente mosso. Si sale fino ai -6 km dall’arrivo. Si scende quindi fino ai -3 per risalire attraverso la città e affrontare l’ultima breve discesa dai -2 all’ultimo chilometro. Rettilineo finale di 1200m in salita 2-3% su asfalto (larghezza 7.5 m).

7a tappa: 17-5-2019
Vasto – L’Aquila (180 km)

Tappa abbastanza mossa. Prima parte lungo il mare fino a Ortona per poi affrontare tutta una serie di ondulazioni nell’entroterra (tra le altre le salite di Ripa Teatina e Chieti). Unico GPM le Svolte di Popoli prima dell’altopiano abruzzese che porta a l’Aquila. Dopo il GPM si raggiunge L’Aquila per strade diritte e in leggera pendenza attraversando nel finale le zone colpite dal terremoto dell’aprile 2009.

Ultimi km

Si lascia la ss.17 ai -9 km dall’arrivo e si affronta la salita di via della Polveriera con pendenze attorno al 5-6% e punte del 9%. Discesa in città verso il Castello e passaggio cittadino articolato fino ad affrontare l’ultima discesa (in parte all’interno dell’abitato) che termina con una svolta secca verso destra ai 2 km dall’arrivo. A 1500 m la strada inizia a salire. L’ultimo km ha una pendenza attorno al 7% con una punta dell’11% poche centinaia di metri prima di immettersi nel rettilineo finale. La retta di arrivo misura 450 m (larghezza 7 m) in ascesa al 7% su asfalto.

8a tappa: 18-5-2019
Tortoreto Lido – Pesaro (235 km)

Tappa più lunga del Giro con i suoi 239 km divisa nettamente in due parti, i primi 140 km pianeggianti lungo la costa Adriatica e i successivi 100 ondulati e costellati di “muri” fino all’arrivo. Si scala una decina di salite di cui 3 classificate GPM. Finale sul Monte di Gabicce con la discesa finale che si conclude a 3 km dall’arrivo dove si entra nell’abitato della cittadina: si percorrono strade ampie e rettilinee sino all’arrivo.

9a tappa: 19-5-2019
Riccione – San Marino (Cronometro, 34.7 km)

Cronometro di quasi 35 km di cui i primi 22 in leggerissima ascesa fino alla salita finale di 12 km. Dopo Faetano le pendenze, pur senza mai diventare proibitive, si inaspriscono – specialmente nella prima parte – con punte attorno al 10% e una media del 6.5% fino a Fiorentino dove tra falsopiani e contropendenze il livello di difficoltà diminuisce per poi riportarsi attorno al 6% negli ultimi 2 km. L’intero percorso si svolge su strade ampie e in buono stato. Da segnalare i primi 450m di percorso che si svolgono lungo la pista ciclabile costiera con un tracciato curvilineo e dalla carreggiata ristretta.

Ultimi km

Ultimi 2.5 km in salita (dopo una breve discesa). Si toccano pendenze fino al 10% per brevissimi tratti. Ultimo rettilineo di 300m in asfalto con linea di arrivo larga 5m (ultimi 50m in leggerissima discesa).

Giorno di riposo: 20-5-2019

10a tappa: 21-5-2019
Ravenna – Modena (147 km)

Tappa perfettamente piatta, prima delle due consecutive, che attraversa la Pianura Padana. Lunga serie di strade diritte ampie, ma intervallate da tutti i tipi di arredo urbano negli abitati e dalle strutture complementari alla circolazione come rotatorie, spartitraffico, dossi… lungo l’intero percorso. Finale praticamente privo di cambi di direzione.

Ultimi km

Ultimi chilometri prevalentemente rettilinei su strade ampie e con negli ultimi 5 km una sola curva a 2200 m dall’arrivo. Da segnalare un tratto di 450m di pavé (porfido) dai 1500 a quasi l’ultimo chilometro. Rettilineo finale di 1500m in asfalto di larghezza 8m.

11a tappa: 22-5-2019
Carpi – Novi Ligure (206 km)

Tappa piatta, che termina l’attraversamento della Pianura Padana. Dopo Casteggio si segue il tradizionale percorso della Milano-Sanremo fino a 3 km dall’arrivo. Si parte da Carpi in direzione Reggio Emilia e dopo l’attraversamento della città si entra nella statale n.9 “via Emilia” che si segue fino a Piacenza con un percorso sempre rettilineo. Dopo Piacenza si percorre praticamente fino all’arrivo la ex statale padana inferiore. Si attraversa tutta una serie di città toccate da molte tappe del Giro e nel finale dalla Milano Sanremo.

12a tappa: 23-5-2019
Cuneo – Pinerolo (146 km)

Tappa mossa, ma complessivamente abbastanza dura. Dopo un avvicinamento di circa 90 km che porta ad un primo passaggio in città e conseguentemente a un primo passaggio del Muro di via Principi di Acaja, la corsa dovrà affrontare la salita di Montoso, il primo GPM di 1a categoria del Giro 2019. Si tratta di una salita inedita di 8.9 km al 9.4% (con oltre 6 km sopra il 10% e punte massime del 14%). Da lì discesa veloce su e ultimi 16 km fino a Pinerolo.

Ultimi km

Ai 2500m dall’arrivo si svolta a sinistra (curva stretta a chiudere) e si sale per via Principi d’Acaja (450 m al 14% con punte del 20%, su pavé e carreggiata stretta). Segue una discesa ripida e molto impegnativa fino all’abitato di Pinerolo. Ultimi 1500 m piatti con alcune curve e un breve tratto in lastricato. L’arrivo è posto al termine di un rettilineo largo 8 m e lungo 350 m su fondo asfaltato.

13a tappa: 24-5-2019
Pinerolo – Ceresole Reale (188 km)

Arrivo in salita sopra i 2000 m. La tappa si snoda interamente in provincia di Torino aggirando da nord il capoluogo Piemontese e scalando dapprima il Colle del Lys dal suo versante più difficile con lunghi tratti tra il 9 e il 10%. In seguito, attraversato il Canavese Occidentale, la corsa scala la salita inedita di Pian del Lupo (strada del Santuario di Santa Elisabetta) dura e articolata sia a salire che a scendere con pendenze per lunghi tratti in doppia cifra.

Al termine della discesa su Pont Canavese inizia la salita finale che tra falsopiano e salita vera e propria misura oltre 44 km. Dopo Noasca la salita vera con le pendenze maggiori nella prima parte dove si percorre la strada vecchia riasfaltata per le biciclette, che evita la lunga galleria di 3650 m. Giunti nell’abitato di Ceresole la strada spiana accanto al lago artificiale per riprendere a salire per gli ultimi 10 km.

14a tappa: 25-5-2019
Saint Vincent – Courmayeur (131 km)

Tappone alpino corto e molto intenso. Su 131 km di tappa solo 14 km (attorno Aosta) sono pianeggianti, il resto è o in salita o in discesa. Si scala il GPM di Verrayes, in seguito si attraversa Aosta e quindi si scalano in sequenza Verrogne (15 km salita e 15 km discesa), appena dopo la salita di Combes fino al bivio per Arvier (Truc d’Arbe), poi si sale a Morgex per strade a mezza costa e panoramiche per scalare il Colle San Carlo la cui picchiata porta a La Thuile e Pré-Saint-Didier dove attraverso la strada vecchia si arriva a Courmayeur.

Ultimi km

Ultimi 8 km in salita con i primi 3 attorno al 6% seguiti dai successivi 5 km tra il 2 e il 3% fino all’arrivo. Da segnalare una doppia curva stretta a destra che immette nel rettilineo che costituisce sostanzialmente l’ultimo km. Rettilineo finale (dopo una semicurva) di 100m, fondo in asfalto, carreggiata di 6 m.

15a tappa: 26-5-2019
Ivrea – Como (237 km)

Primi 160 km completamente pianeggianti attraverso zone ad alta densità di popolazione. Si incontrano i consueti ostacoli della viabilità come rotatorie, spartitraffico, isole pedonali, pavé, dossi in quasi tutti i centri cittadini. Dopo gli attraversamenti di Cantù e Erba si arriva a Pusiano e Asso. Discesa su Onno e lungo lago fino a Bellagio dove inizia la salita del Ghisallo. Salita con pendenze fino al 14% su strada ampia con diversi tornanti. La discesa, molto veloce, si svolge per lunghi rettilinei e si interrompe a Maglio dove immediatamente dopo la svolta a destra inizia la salita della Colma di Sormano. Superata la Colma segue la discesa (in falsopiano nella prima parte, poi molto impegnativa con molti tornanti e carreggiata stretta) su Nesso, dove si riprende la strada costiera per raggiungere Como. Si affronta la dura salita verso Civiglio con pendenze praticamente sempre attorno al 10% (da segnalare un marcato restringimento della carreggiata in vetta alla salita) per ridiscendere e, riattraversando Como, giungere all’arrivo.

Ultimi km

Ultimi 3 km che iniziano dentro l’abitato di Como, si seguono larghi vialoni fino all’ultimo chilometro che porta direttamente al Lago di Como. Ultima curva a 300m dall’arrivo. Retta di arrivo su asfalto, larghezza della carreggiata 6 m.

Giorno di riposo: 27-5-2019
16a tappa: 28-5-2019
Lovere – Ponte di Legno (226 km)

Secondo tappone alpino che presenta 226 km e oltre 5000 m di dislivello. Si parte in salita da Lovere a Rovetta e quindi si scalano i Passi della Presolana e della Croce di Salven. Quest’ultima immette in Val Camonica che viene risalita fino a Edolo dove la corsa svolta verso il Tonale e passa sul traguardo di Ponte di Legno una prima volta.

Si scala quindi il Passo Gavia (2618m – Cima Coppi) dal versante classico per picchiare su Bormio e, percorsa la prima parte della Valtellina fino a Mazzo, scalare il Passo del Mortirolo dal versante classico con pendenze fino al 18%. Dopo la discesa su Monno la corsa deve risalire gli ultimi 15 km con pendenze medie blande (3-4%) fino all’arrivo.

17a tappa: 29-5-2019
Commezzadura – Anterselva (180 km)

Tappa mossa altimetricamente e molto articolata e costellata di attraversamenti cittadini. Si parte in discesa fino alla Val di Non, dove si affronta la Mendola partendo da Fondo con una variante inedita più ripida. Discesa su Bolzano e quindi risalita della valle dell’Isarco fino a Bressanone. Segue quindi una sequenza di salite e discese con i GPM di Elvas e Terento fino all’imbocco della Valle di Anterselva dove inizia la salita finale.

Ultimi km

Finale in salita molto impegnativo dai 5.5 km fino all’ultimo km con 4.5 km all’8.5% medio. Si entra poi nel percorso di fondo dello Stadio del Biathlon con una breve salita e quindi 100 m di discesa ripida per passare nel tunnel sotto la strada e entrare nello stadio vero e proprio; dopo il poligono di tiro si affronta il rettilineo di arrivo di 110 m in asfalto largo 6.5 m.

18a tappa: 30-5-2019
Valdaora – Santa Maria di Sala (220 km)

Tappa di pianura praticamente tutta in discesa. Dopo una blanda salita fino al Valico di Cimabanche lunga discesa fino a Ponte nelle Alpi dove si affronta il facile GPM di Pieve d’Alpago. Segue una lunga discesa fino a Conegliano dove inizia l’ultimo tratto interamente in pianura su strade abbastanza ampie e rettilinee fino all’arrivo.

19a tappa: 31-5-2019
Treviso – San Martino di Castrozza (151 km)

Tappa corta di montagna con diverse ondulazioni nella prima parte fino al GPM del Passo di San Boldo, salita breve con chilometri finali ripidi con la caratteristica di superare gli ultimi 5 tornanti in galleria. Discesa e tratto pianeggiante fino a Feltre. Si scala quindi il breve GPM di Lamon prima di risalire la Val Cismon (serie di gallerie) fino a Fiera di Primiero dove inizia la salita finale.

Ultimi km

Dopo la biforcazione Passo Rolle-Passo Cereda si supera l’abitato di Siror dove, con due tornanti, inizia la salita effettiva. La strada, larga con fondo buono risale verso San Martino di Castrozza con una lunga serie di piccole curve che seguono il fianco della montagna intervallate in due occasioni da coppie di tornanti. La pendenza è sempre costante attorno al 5% con brevissimi tratti attorno al 10% attorno a metà salita. L’ultimo km si snoda nell’abitato di San Martino di Castrozza per spianare a 100 m dall’arrivo. Retta d’arrivo di 200 m, larghezza 5 m su asfalto.

20a tappa: 1-6-2019
Feltre – Croce d’Aune/Monte Avena (193 km)

Tappone dolomitico con 5 salite lunghe concatenate da brevi tratti più o meno pianeggianti. Partenza da Feltre e breve tratto di avvicinamento alle montagne che cominciano a Arsiè con la salita di Cima Campo di 18 km che con la sua discesa porta a Castel Tesino e Scurelle. Da quest’ultima inizia la salita al Passo Manghen che tra falsopiano iniziale e salita vera e propria conta 24 km e quasi 2000 m di dislivello.

La picchiata seguente porta a Molina di Fiemme e quindi attraverso Cavalese, Tesero e Predazzo al Passo Rolle. Si tratta della salita meno dura lunga comunque oltre 20 km che precede l’ascesa finale di Croce d’Aune-Monte Avena. L’ultimo tratto, composto da una concatenazione di due salite successive è lungo quasi 20 km. Per prima la salita del Croce d’Aune che negli ultimi 6 presenta quasi costantemente pendenze sopra il 10% con tratti fino al 16%. Dopo il Croce d’Aune breve discesa e ultimi 7 km ancora in netta salita.

Ultimi km

Ultimi 7 km tutti in ascesa con pendenza media del 7.4% e massime attorno al 10%. La strada sale per lunghi tornanti fino ai 150m dall’arrivo dove si svolta nettamente a sinistra e si entra nel rettilineo di arrivo finale largo 5 m pianeggiante su asfalto.

21a tappa: 2-6-2019
Verona – Verona (Cronometro, 15.6 km)

Frazione a cronometro sul Circuito delle Torricelle (dei Mondiali) percorso in senso antiorario. Prima parte per vialoni rettilinei e molto larghi. Poi 4.5 km di salita al 5% con alcuni “scalini” e con carreggiata più stretta della prima parte. Quindi GPM e cronometraggio intermedio in vetta alla salita. Seguono 4 km di discesa su strade come quelle della salita. Ultimi 3 km lungo le vie cittadine con alcune curve ad angolo retto. Arrivo in Piazza Bra e nell’Arena di Verona.

Ultimi km

Ultimi chilometri per viali cittadini larghi e rettilinei. Cronometraggio finale in Piazza Bra prima dell’ingresso in Arena. Rettilineo di arrivo di 150 m, largo 6.5 m fondo in asfalto.

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